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Alfa Romeo effetto Tonale, ma anche Giulia e Stelvio sugli scudi

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Alfa Romeo effetto Tonale, ma anche Giulia e Stelvio sugli scudi
Alfa Romeo effetto Tonale, ma anche Giulia e Stelvio sugli scudi

Nel corso dei primi mesi dell’anno, Alfa Romeo segna un ottimo trimestre e vede le immatricolazioni delle sue auto, triplicare rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Alfa Romeo Tonale è la protagonista dei numeri e si conferma al primo posto tra i modelli dei marchi Premium nel segmento dei C-Suv, con una quota di oltre il 5% a marzo e posizionandosi nella Top ten assoluta della categoria.

Stelvio e Giulia hanno registrato un aumento del 35% rispetto al mese precedente, molto probabilmente grazie ai nuovi Model Year dei modelli. Inoltre, in occasione delle Porte Aperte, la casa del Biscione invita tutti gli appassionati a testare ed ammirare da vicino tutte le novità del marchio sabato 15 e domenica 16 aprile nei vari showroom d’Italia.

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Prezzo carburanti previsto in aumento per il taglio alla produzione

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Prezzo carburanti previsto in aumento per il taglio alla produzione
Prezzo carburanti previsto in aumento per il taglio alla produzione

Ci saranno tagli alla produzione di petrolio, e questo può significare solo una cosa, ovvero l’arrivo di un rincaro. Il taglio annunciato sarà pari a 1,66 milioni di barili al giorno, che andranno a sommarsi a quelli tagliati dalla Russia che sono 500.000. Il cartello dei produttori afferma che tutto questo è fatto perché “si tratta di una misura precauzionale volta a sostenere la stabilità del mercato petrolifero”, ma l’annuncio arriva decisamente a sorpresa.

Riduzioni dell’offerta previste:

  • Arabia Saudita: 500.000 barili
  • Iraq: 211.000 barili
  • Emirati Arabi Uniti: 144.000 barili
  • Kuwait: 128.000 barili
  • Kazakistan: 78.000 barili
  • Algeria: 48.000 barili
  • Oman: 40.000 barili
  • Gabon: 8.000 barili

Questi tagli saranno in vigore fino a maggio 2023. Dopo questo annuncio, ovviamente ora i prezzi del petrolio sono in aumento: basti pensare che il Wti e il Brent sono saliti oltre il 6%.

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Tesla Model 2: investimento per 4 milioni di auto l’anno

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Tesla Model 2: investimento per 4 milioni di auto l'anno
Tesla Model 2: investimento per 4 milioni di auto l'anno

Tesla, secondo le ultime indiscrezioni, pare che stia pianificando una grande roadmap per quanto riguarda la sua capacità produttiva dei suoi modelli.

Negli ultimi giorni, si vocifera che Tesla stia costruendo una capacità produttiva delle proprie auto pari a 4 milioni di veicoli all’anno. Infatti, 2 milioni di veicoli dovrebbero essere prodotti in Nord America (lo stabilimento di Monterrey in Messico sarà la principale capacità produttiva di questo nuovo modello), 1 milione dovrebbero essere prodotti a Berlino e un altro milione nella gigafactory a Shanghai.

All’investor day di quest’anno, Tesla ha svelato i piani della fabbrica di Monterrey e secondo i media locali, sembra che la Gigafactory copra un’area di quasi 4.200 acri, il 68% in più rispetto alla fabbrica in Texas. 

Per quanto riguarda la Gigafactory di Berlino, secondo le ultime indiscrezioni, pare che Tesla abbia presentato dei documenti per modificare la propria fabbrica, pianificando di aumentare la capacità di produzione annuale da 500.000 veicoli a 1 milione.

Negli ultimi anni, come ben sappiamo, si sta parlando sempre di più di una Tesla economica che possa costare sotto i 25.000 dollari e se la casa americana dovesse mai ridurre della metà il costo attuale delle proprie auto, si pensa che si scenderà a circa 150.00 yuan (circa 19.800 euro). Tuttavia, con i prezzi attuali delle materie, raggiungere la soglia dei 25.000 dollari è ancora un po’ lontana e nonostante questo, sappiamo bene che Tesla è maestro nell’ottimizzazione dei costi di produzione attraverso l’innovazione tecnologica, grazie alla quale potrà sicuramente raggiungere l’obiettivo.

Infine, secondo alcune voci, per l’attesissima Tesla Model 2 si dovrà ancora aspettare almeno un anno prima di un annuncio della casa automobilistica.

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Ferrari: gli altri abbandonano, ma il nostro V12 avrà vita lunga

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Ferrari: gli altri abbandonano, ma il nostro V12 avrà vita lunga

Con le stringenti normative europee per l’inquinamento, molti produttori stanno rinunciando ai V12. Tuttavia, sembra che Ferrari non abbia per nulla intenzione di rinunciare al suo più potente motore a combustione interna, ovvero il glorioso V12 aspirato.

A causa della pressione per ridurre l’anidride carbonica, molti sono i marchi che non utilizzeranno più il dodici cilindri. Tanto per fare un esempio, la Rolls-Royce Badge Wraith Black Arrow, sarà l’ultima coupé V12 del Gruppo BMW.

Tuttavia, secondo le dichiarazioni di Pietro Virgolin (Ferrari Product Marketing Manager), la Casa di Maranello sarà una delle poche – se non l’unica – ad investire in questa tipologia di motore per “tutto il tempo possibile“.

Secondo le ultime dichiarazioni di Virgolin, Ferrari ha scelto di utilizzare il V12 nella Purosangue “perchè offriva le migliori prestazioni e consentiva un migliore posizionamento all’interno della gamma di prodotti Ferrari”.

Infine, secondo le ultime indiscrezioni, nel 2025 dovrebbe essere svelata una Ferrari 100% elettrica, segno che a Maranello stanno sviluppando diverse soluzioni per il futuro.

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Scendono in campo gli e-fuel e hanno tutti contro: biodiesel, benzina, elettricità e idrogeno

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In un periodo di cambiamenti continui, non è facile capire come orientarsi nemmeno per la scelta della propria auto. Solitamente, nella nostra rubrica “Scende in campo e le ha tutte contro”, ci occupiamo di mettere a confronto veicoli che sono rivali diretti sul mercato. Oggi, però, abbiamo deciso di focalizzare questa puntata sui carburanti che, mai come oggi, occupano una posizione di rilievo nelle notizie, creando spesso confusione.

Prima di partire, però, è necessario fare una premessa: martedì scorso, il 28 marzo, i ministri dell’Energia Ue hanno approvato in via definitiva il regolamento che prescrive lo stop ai motori endotermici per le auto e i furgoni nuovi a partire dal 2035, andando a confermare la linea perseguita da tempo a livello europeo. Il voto, però, non è stato compatto, con Romania, Bulgaria e Polonia che hanno votato contro e con l’Italia che, all’ultimo, ha deciso di astenersi.

«Con il voto finale di oggi l’Ue ha compiuto un passo importante verso la mobilità a emissioni zero. La direzione è chiara: nel 2035 auto e furgoni nuovi devono avere zero emissioni», ha twittato il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, commentando il voto: si tratta, ha aggiunto, di un «grande contributo alla neutralità climatica entro il 2050 e una parte fondamentale del Green Deal».

La ragione dell’astensione dell’Italia, che in primo momento si era detta contraria, è da ricercare nella dichiarazione scritta del Considerando 11 del nuovo Regolamento sulle emissioni delle automobili e dei furgoni, che consente la produzione di veicoli dotati di motore endotermico, anche dopo il 2035, purché impieghino carburanti sintetici. Ed è proprio l’impiego di questi carburanti che lascia scettica l’Italia, rappresentata dal Ministro Gilberto Pichetto Fratin: non consentendo l’impiego di altri carburanti, come i biocarburanti, il Considerando 11 andrebbe contro il principio di neutralità tecnologica. Ma l’ultima parola, però, non è ancora detta.

Andiamo quindi a scoprire le varie differenze tra le diverse fonti di alimentazione.

E-FUEL

Partiamo subito dagli e-fuel che, dopo un’intensa attività di pressione da parte della Germania, rientrano tra gli unici carburanti che consentiranno alle auto dotate di motore a scoppio di andare avanti anche dopo il 2035. In cosa consistono esattamente gli e-fuel? A differenza dei biocarburanti, gli e-fuel, su cui invece ha spinto molto la Germania a livello europeo, si basano sun una combinazione chimica di idrogeno e anidride carbonica.

Utilizzando la CO2 catturata, questa tipologia di carburante è, sicuramente, vantaggiosa dal punto di vista ecologico, ma non è tutto oro ciò che luccica. Il rovescio della medaglia è che l’idrogeno “verde” non è facilmente ricavabile in Europa al momento e servirebbe importarlo da paesi stranieri tra cui l’Arabia Saudita e l’Algeria. In questo caso verrebbe meno quell’idea di indipendenza energetica che accompagna il piano europeo. Industrialmente, quando si parla di idrogeno verde si parla di gas ricavato dall’acqua con un sistema di elettrolisi ma usando obbligatoriamente energia elettrica rinnovabile.

Una comodità degli e-fuel rispetto, ad esempio, alle auto ad alimentazione elettrica e ad idrogeno, è che potrebbe venire sfruttata la rete di distribuzione attuale, abbattendo notevolmente i costi per la realizzazione di una nuova rete di infrastrutture. Va detto inoltre che, anche se neutri dal punto di vista dell’anidride carbonica, gli e-fuel hanno comunque delle emissioni locali di ossidi di carbonio e di ossidi di azoto, benché molto basse. Non ci sono polveri sottili allo scarico.

Parlando di costi, è inevitabile parlare dei prezzi alla pompa anche se, al momento, non ci sono delle previsioni precise. Stando a Transport & Environment (T&E), la maggiore Ong a livello europeo che tratta temi ambientali legati al trasporto, il prezzo al litro dovrebbe aggirarsi sui 2,8 euro. Secondo la e-fuel Alliance, organizzazione che sta sviluppando i carburanti sintetici, il prezzo dovrebbe essere ben più abbordabile, con una previsione che si aggira tra 1,66 e 1,99 euro al litro nel 2025. In questo caso, però i carburanti sintetici sarebbero miscelati con un 4% di carburanti tradizionali.

BIOCARBURANTI

I grandi esclusi dalla partita, nonostante il lavoro diplomatico portanto avanti dall’Italia, sono i biocarburanti, realizzati a partire dalla trasformazione di sostanze organiche vegetali o animali

La produzione dipende dal tipo di carburante che è necessario realizzare. Il biometano, conosciuto con la sigla CH4, si ottiene mediante la purificazione del biogas. A quel punto può essere compresso e immesso nella rete dei metanodotti o, in alternativa, liquefatto e diventare BioLng. Se invece parliamo di bioetanolo, il processo di realizzazione non è poi molto distante da quello utilizzato per le bevande alcoliche.

Uno dei biocarburanti più interessanti, visto che è già impiegato da diversi mezzi, è il biodiesel, ricavato da oli e grassi esausti, garantendo una seconda vita a prodotti che, altrimenti, sarebbero a fine ciclo vita. Un esempio? McDonald riutilizza l’olio esausto delle proprie fritture come carburante.

Per quanto riguarda invece il bio-idrogeno, per la sua realizzazione vengono impiegate specifiche alghe e speciali bioreattori dove vengono coltivati organismi regolando temperatura, umidità, ossigeno e nutrienti. La cosa che distingue il bio-idrogeno è che dal suo utilizzo viene rilasciato solo vapore acqueo.

L’Italia, che è primo consumatore europeo di biocarburanti, sta ormai da tempo cercando di far valere la propria posizione a livello europeo e ha delle buone ragioni dalla propria parte. Il risparmio di CO2 ottenuto dall’impiego di biofuel ottenuti da mais e grano è del 60% durante il ciclo di vita, mentre tale quota sale addirittura al 90% se si prendono in considerazione i biocarburanti che derivano dagli olii di frittura.

Vi state chiedendo quanto costino i biocarburanti? Al momento, in Italia, Eni conta 90 punti di distribuzione del proprio prodotto, l’HVOlution, che ha prezzi che si aggirano tra 1,7 e 1,9 euro al litro, anche se ci sono punte di oltre 2,5 euro al litro. Un prodotto abbastanza caro, certamente, ma che se più diffuso, sfruttando le economie di scala, potrebbe diventare più economico.

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Mazda entra nel consorzio di ricerca su biomasse e bioetanolo

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Mazda è ufficialmente entrata nel consorzio fondato l’anno scorso da 6 aziende giapponesi per promuovere la ricerca scientifica nel campo dei biocarburanti. Si chiama Research Association of Biomass Innovation for Next Generation Automobile Fuels, e punta a trovare alternative per sfruttare il bioetanolo.

La strategia di decarbonizzazione basata sull’approccio che il marchio definisce come “multi-tecnologico” è molto vicina a questo progetto, al punto che il brand ha deciso di entrarci.

Hiroyuki Yamashita, responsabile della ricerca tecnologica della Mazda, ha detto: “Lavoreremo per aumentare il potenziale dei combustibili carbon neutral, un’opzione promettente per raggiungere una società decarbonizzata.”

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Trasporto Disabili Attività Ricreative Roma

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Trasporto Disabili Attività Ricreative Roma
Trasporto Disabili Attività Ricreative Roma

Quando parliamo del servizio di trasporto disabili attività ricreative Roma parliamo di un servizio che in genere viene messo a disposizione da varie cooperative sociali e associazioni varie presenti sul territorio e a Roma fortunatamente per queste categorie di persone sono tante e parliamo di persone che possono avere delle difficoltà motorie e quindi pensiamo a chi si trova in sedia a rotelle e per qualche tipo di disabilità anche temporanea per chi ha avuto un incidente o anche difficoltà cognitive o sensoriali e che comunque non possono utilizzare né mezzi  di trasporto privati che magari nemmeno hanno e nemmeno dei  mezzi di trasporto pubblici perché nonostante c’è una progressiva eliminazione delle barriere architettoniche comunque  diventa molto complesso per loro muoversi

Trasporto Disabili Attività Ricreative Roma
Trasporto Disabili Attività Ricreative Roma

Spesso dobbiamo dire che siamo molto superficiali perché non ci rendiamo conto della fortuna che abbiamo per esempio poterci spostare tranquillamente per fare tante cose all’interno della nostra vita quotidiana e alcune molto importanti se per esempio dobbiamo fare degli esami di laboratorio o dobbiamo andare al lavoro, o  dobbiamo andare all’università

Così come anche siamo fortunati per altre attività sociali e culturali e magari perché possiamo andare a trovare dei nostri amici tutte cose che le persone di cui parlavamo sopra hanno difficoltà a fare e quindi un servizio del genere viene in loro soccorso

E soprattutto viene in soccorso delle famiglie che se ci mettiamo nei loro panni si sentono impotente quando non possono aiutare una persona che vogliono bene in questo modo sanno che invece possono mettere a disposizione un servizio di grande utilità

Naturalmente parliamo di un  servizio che ha bisogno di una prenotazione e di una programmazione, in modo che chi ci dà una mano possa personalizzare in base alle esigenze dell’utente a cui devono dare una mano perché poi dovranno per esempio ad utilizzare degli automezzi che hanno delle rampe di accesso o sedili speciali o altri ausili così che le persone che hanno questo problema di disabilità possono godere di un trasporto sereno e tranquillo

Considerando che comunque i conducenti degli automezzi hanno quella formazione che serve per poter gestire qualsiasi tipo di situazione, e  per poter fornire assistenza

Quando abbiamo bisogno di un servizio di trasporto disabili non dobbiamo muoverci all’ultimo minuto

Tra l’altro all’inizio parlavamo di attività ricreative per quanto riguarda questo servizio di trasporto disabili che non possono essere messe in secondo piano anche se non sono vitali, perché comunque altrimenti una persona in quella situazione sarebbe costretta a isolarsi in casa sua e non poter fare delle attività magari insieme a persone della sua età se parliamo anche di persone giovani per fare un esempio

Persone che hanno tutto il diritto di poter avere  una vita affettiva e una vita sociale come tutti noi e questo significa partecipare anche a queste attività ricreative,ma anche attività sportive e scolastiche per fare degli esempi, e  quando parliamo di attività creative possiamo parlare anche dei laboratori teatrali e musicali o artistici per fare degli esempi

Costo impianti elettrici Milano

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Costo impianti elettrici Milano
Costo impianti elettrici Milano

Quando parliamo del costo impianti elettrici Milano, parliamo di quelle persone che possono essere interessate a questo tipo di informazione perché devono realizzare dei lavori in casa magari dei lavori di ristrutturazione o lavori di costruzione e vogliono sapere quali sono anche le variabili che determinano il costo di un impianto elettrico, considerando che sicuramente ci sono vari elementi da prendere in considerazione e di questi ce ne parlerà magari un elettricista esperto che può essere anche il nostro elettricista di fiducia che poi alla fine di tutto dovrà farci un preventivo molto dettagliato con tutte le voci di spesa.

Costo impianti elettrici Milano
Costo impianti elettrici Milano

Una delle prime cose che ci darà sicuramente questo esperto nel settore è il fatto che dipende dal livello di complessità dell’impianto elettrico e ci sono almeno tre livelli e parliamo del primo che riguarda un impianto elettrico essenziale che sia a norma che sia un impianto sicuro ed efficiente ed avrà un prezzo più basso appunto.

Poi c’è anche il livello 2 che riguarda un impianto base con più punti luce e citofono magari con un sistema di allarme fino ad arrivare a un livello 3, che quello che costa di più perché parliamo di un impianto elettrico per una casa confortevole, ma anche con dei sistemi domotici intelligenti

Un altro elemento molto importante che determinerà il prezzo finale dell’impianto elettrico in questione riguarda le tipologie dei punti luce e ce ne possono essere diverse, poi c’è anche il quadro elettrico che è una parte fondamentale dell’impianto che deve essere posizionato in modo corretto e deve essere dotato di uno scaricatore di tensione e di un interruttore generale e anche di tutti i circuiti per garantire la sicurezza della casa

Sono tante le variabili da prendere in considerazione per quanto riguarda il costo di un impianto elettrico

Fermo restando l’importanza di quello che abbiamo ribadito nel titolo di questa seconda parte in ogni caso e cioè le variabili da prendere in considerazione dobbiamo aggiungere anche il costo della certificazione a norma,certificazione che è fondamentale sia per un impianto nuovo che per uno già esistente e abbiamo detto delle cose molto importanti che determineranno poi il prezzo finale in poche parole

Poi naturalmente non possiamo non dimenticarci che avremo costi diversi non solo in base alle caratteristiche del nostro impianto e ne abbiamo parlato in lungo e largo all’interno di questo articolo,ma dipenderà anche dal professionista e dalle sue tariffe

Nel senso che per esempio dipenderà moltissimo anche dai costi che ha lo stesso magari che possono aumentare per il parcheggio o per il tragitto che l’esperto deve fare per raggiungere casa nostra così come c’è il fatto che i costi orari di un elettricista cambiano molto da città a città e certo non è la stessa cosa che contattare un elettricista a Milano a Firenze o a Roma che contattarlo a Palermo o a Catania quanto per intenderci, e  chi vive in queste città che sono solo a mo di esempio  deve prenderlo in considerazione.

Mappatura Centraline Mazda Milano

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Mappatura Centraline Mazda Milano
Mappatura Centraline Mazda Milano

Parliamo di mappatura centraline Mazda Milano e quando parliamo di una rimappatura dell’auto in generale intanto parliamo di una pratica sempre più diffusa e parliamo di alterare i parametri della macchina con questa omologata e parliamo di valori che riguardano le emissioni inquinanti che riguardano i consumi e che riguardano soprattutto la potenza.

Mappatura Centraline Mazda Milano
Mappatura Centraline Mazda Milano

La cosa importante da dire rispetto a questo argomento che bisogna sempre affidarsi a un bravo meccanico per non fare le cose in autonomia e quindi rischiano non solo di rovinare la macchina ma soprattutto di fare un qualcosa di illegale poi non ci viene approvato dal Ministero dei Trasporti e quindi non non riceveremo il nulla osta della motorizzazione civile perché non avremmo fatte le cose come dovevamo farle

Mentre se ci affidiamo a persone esperte che si occuperanno di rimappare la centralina e quindi parliamo di meccanici Saranno loro a darci delle indicazioni Anche rispetto alla nuova omologazione nella motorizzazione civile anche se c’è stata un alterazione dei vari parametri e quindi parliamo di limitatore di coppia o la pressione del turbo o i Rail per fare gli esempi.

Così come se facciamo le cose come vanno fatte non avremmo problema né per quanto riguarda un nuovo bollo da pagare in base alla potenza della vettura e nemmeno in base ad una carta di circolazione perchè comunque sono tutti i servizi che ci offriranno questi esperti nel settore che sanno benissimo che molte persone vogliono fare le cose per bene senza violare la legge.

Anche perché quelle persone che decidono di fare tutto in autonomia A parte che rischiano di rovinare la macchina e questo forse il rischio minore rispetto al fatto che se poi hanno dei controlli stradali delle forze dell’ordine o addirittura finiscono coinvolti in un incidente si rischia di essere colti con le mani nella marmellata e quindi si rischia nel migliore dei casi una multa salata e nel peggiore dei casi il sequestro della macchina.

Oltre al fatto che per esempio in caso di incidente la compagnia eserciterebbe giustamente un diritto di rivalsa per questo tipo di situazione.

Poche persone sanno che cosa significa quando si parla di rimappatura della centralina

Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte poche persone sanno che cosa significa e di che cosa si tratta quando si parla della rimappatura della centralina dell’auto intanto bisogna sapere che la centralina è considerata il cervello dell’auto in quanto controlla e regola tutte le funzioni e veicolo proprio come un cervello controlla e regola tutte le funzioni del corpo.

Praticamente parliamo di un piccolo computer che ha il compito di gestire il funzionamento delle varie componenti elettroniche e delle spie presenti nell’auto, tutte cose molto delicate che riguardano precisione e  impostazione che vengono chiamate mappe e  che servono per rispettare i parametri e le leggi di ogni singolo paese di commercializzazione.

se noi ci affidiamo a degli esperti nel settore comunque non avremo nessun problema perché ci daranno tutte le indicazioni del caso su come rimappare senza avere nessun problema

Autonoleggio minivan con conducente per Milano

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Autonoleggio minivan con conducente per Milano
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E’ un servizio di Autonoleggio minivan con conducente per Milano la cui  affidabilità e qualità sono garantite da autisti professionisti, che con la loro esperienza pluriennale ti porteranno ovunque lo desideri.

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Autonoleggio minivan con conducente per Milano
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