lancio nel 2013, la Renault Captur si è ritagliata un importante fetta di mercato (anche in Italia) con 1,6 milioni di unità vendute in tutto il mondo. Quindi, con ben 7 anni di attività sulle spalle, il crossover francese è pronto a rinnovarsi da cima a fondo. La 2^ generazione della Renault Captur si presenta con un look più moderno, ma sempre legato al modello passato, dimensioni maggiorate per offrire più spazio ai passeggeri, una gamma motorizzazioni più che completa, dal diesel all’ibrido plug-in passando per benzina e GPL, e contenuti più tecnologici, per stare al passo con i tempi e migliorare la sicurezza (quest’anno ha guadagnato le 5 stelle Euro NCAP grazie ai sistemi ADAS). Ma come va questa importante novità della Casa francese? Renault ci ha invitato a Salerno per toccarla con mano, studiarla da vicino e vedere come si comporta su strada la Captur 2020. Leggete qui sotto e guardate il video in copertina per scoprire come è andata.
Come vi abbiamo anticipato, la nuova Renault Captur si è rinnovata ma, giustamente, i design non hanno voluto stravolgere l’estetica vincente di questo modello. I nuovi gruppi ottici a LED derivati dalla Clio le donano un aspetto più maturo e, inoltre, questo dettaglio è rimarcato anche dal nuovo profilo del cofano, più tondeggiante nella parte finale e con evidenti nervature longitudinali. Come in passato, la griglia frontale diventa più grande al centro e accoglie il grosso della Casa. Nuova anche la zona inferiore, dove è presente una presa d’aria dal taglio più sportivo e altre due indipendenti ai lati. I tecnici hanno confermato l’inserto grigio che funge da minigonna, i passaruota in nero per slanciare l’assetto e l’inserto triangolare sotto le portiere, un Marchio di fabbrica della Captur. Al posteriore si nota il grande cambiamento di design, grazie ai fari più sottili e slanciati e al nome del modello in bella vista sul portello del bagagliaio. Inoltre, la zona per la targa è stata spostata più in basso per renderla più elegante e raffinata quando la si guarda da dietro
Fonte:Quattroruote