Ogni giorno che passa un Paese chiude le sue frontiere, ogni ora una compagnia aerea cancella una rotta e centinaia di voli. La situazione continua a precipitare e le decisioni arrivano ancora in cascata, si continua ad imparare dagli errori degli altri. La via è una sola: chiudere tutto per il tempo di decadimento della virulenza e della sua diffusione.
Non è coronavirus diretto. Il Messico non è ancora un Paese a rischio diretto, il monitoraggio di diffusione del coronavirus registra 26 casi, nessun decesso e 1 guarito. Cifre trascurabili, ridicole rispetto al record cinese ormai fermo e minacciato da vicino dall’attacco dei Paesi occidentali.
Il problema è il rientro della carovana del WRC. Di Piloti, Manager, Tecnici, il personale, giornalisti e media, spettatori. Tutti coloro, insomma, che sono impegnati fuori casa per seguire o lavorare sul Rally e che potrebbero avere delle difficoltà a rientrare in Patria.
Fonte: Automoto.it