Il Governo, con il Decreto Agosto, ha stabilito che gli incentivi auto sarebbero stati divisi in quattro fasce a seconda delle emissioni di CO2. Sul piatto c’erano 400 milioni di euro, distribuiti fra le vetture presenti in quattro fasce di emissioni: 150 milioni per quelle con emissioni anidride carbonica fra 0 e 20 g/km e 21 e 60 g/km di CO2, ossia elettriche e ibride plug-in,; per quelle fra 61 e 90 g/km, 150 milioni e per quelle fra 91 e 110 g/km, 100 milioni. I fondi per quest’ultima fascia, la più numerosa, sono però già sul punto di terminare.
La preoccupazione degli addetti ai lavori sui fondi insufficienti per quanto riguarda l’ultima fascia, quella con auto comprese tra 91 e 110 g/km di CO2 – e che annovera i modelli più venduti come Fiat Panda a benzina o metano o la Fiat 500, solo per citarne alcuni -, era già stata palesata al momento della comunicazione delle cifre stanziate dal Governo, ma adesso i dati hanno certificato come quelle non fossero solo parole al vento. A meno di un mese dall’entrata in vigore degli incentivi auto 2020 quella somma è quasi esaurita: a oggi, infatti, restano 22,2 milioni di euro, dunque è probabile che la somma durerà ancora per pochi giorni.
Tanti fondi ancora disponibili per elettriche e ibride
Diverso, invece, il discorso per quanto riguarda le altre fasce. Per le auto fra 0 e 20 e fra 21 e 60 g/km, infatti, ci sono ancora più di 43 milioni di euro mentre per quelle fra 61 e 90 g/km, restano disponibili ancora 118 milioni. In più, per le vetture con emissioni fra 0 e 20 e fra 21 e 60 g/km, restano ancora 173 milioni dei 200 milioni stanziati con l’Ecobonus del 2019. Dati che confermano ancora una volta come le elettriche, nonostante gli incentivi, rimangano ancora, a causa dei prezzi elevati e delle colonnine di ricarica pubbliche insufficienti, un miraggio per molti automobilisti.
Fonte: Allaguida