Un’opinione, quella di Elon Musk, espressa ad un recente summit in Florida, che non mancherà di far arrabbiare qualcuno, e non solo negli USA, dove per il momento Tesla Insurance opera solo in 7 Stati. Il business è in espansione e potrebbe arrivare anche in Europa molto presto, ed essere più conveniente e più giusto delle tariffe RC che paghiamo oggi.
Il sistema di Tesla per la RC è basato sulla connessione in tempo reale delle Model S, Y, 3 e X, con la registrazione dei chilometri percorsi e degli eventi potenzialmente pericolosi. Qualcosa di molto più evoluto rispetto alla scatola nera proposta da varie compagnie assicurative (e obbligatoria per tutte e auto di nuova omologazione dal 6 luglio 2022), ma usata con criteri diversi.
Vediamo come funziona e se il sistema potrebbe servire per ridurre i premi assicurativi anche da noi. Innanzi tutto con questo tipo di calcolo viene del tutto superato il concetto di età, esperienza o numero di incidenti con torto in vigore in Italia. È detto chiaramente che “non interessa come hai guidato in passato, ma come guidi ora”. Si tiene invece conto dell’area in cui si vive e dei chilometri percorsi.
Tesla calcola poi in tempo reale un “indice di sicurezza” del comportamento di guida che tiene conto di 5 fattori:
Allarme collisione: sono gli avvisi di probabile incidente che oggi fanno parte degli ADAS di molte auto nuove. È chiaro che un guidatore che ne riceve molti avrà matematicamente una maggior probabilità di incidente.
Frenate violente (oltre 0,3g): anche se la media delle auto riesce a decelerare a oltre 1 g, una frenata da 0,3 g è già piuttosto brusca e corrisponde ad arrestare l’auto in meno di 1 secondo da 10 km/h. Come per l’FCW (Forward Collision Warning) detto sopra, chi ne colleziona molte è ovviamente un tipo un po’ aggressivo nella guida.
Sterzate improvvise e violente (oltre 0,4 g): come per i due fattori precedenti, le forti accelerazioni laterali fanno parte di uno stile di guida aggressivo, e l’assicurazione sale.
Distanza di sicurezza: i dati sulla distanza di sicurezza vengono monitoriati oltre gli 80 km/h; chi nella guida sta così attaccato al veicolo davanti da far scendere il tempo di reazione sotto 1 secondo, è un guidatore a rischio.
Disinserimento forzato dell’Autopilot: sulle tutte le auto dotate di mantenimento automatico della corsia è vietato togliere le mani dal volante, e di solito dopo qualche secondo si accende una spia e un segnale acustico. Tesla lo considera un fattore ad alto rischio, quindi se questo accade tre volte di fila, l’Autopilot si disinserisce… e il Safety Score scende.
Fonte: Automoto.it